lunedì 17 ottobre 2011

Viaggiare è per sua forma esistere

Carissime amiche,
dovete perdonarmi, vi ho praticamente abbandonato per tanto, trooooooppo tempo ma dovete capirmi, immaginatevi come potrebbe essere vivere nell’ ”isola che non c’è” per 3 lunghi, caldi e divertenti mesi(oltre che di durissssssimo lavoro post scriptum per il mio boss, ehm:D )e poi essere catapultata in quel di Milano al grigio e al freddo…ecco, avete presente la pubblicità della costa crociere di lei che torna a casa dopo la vacanza e piange nella vasca da bagno e una voce dice “lasciatela stare è appena tornata” al mio rientro ero proprio come quella nella pubblicità…:)

Tornare alla realtà dopo 3 mesi vissuti a Ibiza è un tantino scombussolante, adesso vi scrivo non più dalla nostra fantastica tienda di Playa den Bossa ma dal nostro showroom di Milano, ovviamente altrettanto fantastico ma un tantino diverso direi … davanti a me non ho più il mare ma il Duomo, inoltre ho abbandonato canotte e shorts per dare spazio a maglioni e calze lunghe, eecccheccccavolo neanche la mia fantastica abbronzatura strafiga posso sfoggiare!!!

Ho lasciato Ibiza solo 1 settimana fa, l’ho vista pullulare di gente proveniente da ogni parte del mondo e l’ho vista a poco a poco svuotarsi a ottobre, ho legato con tante persone e le ho viste a poco a poco partire per tornare alle loro case, alla loro vita, dai loro cari, così come del resto ho fatto anch’io, ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa e non c’è stato nessuno che non mi abbia lasciato niente, anche involontariamente.

Ibiza è stata una delle esperienze più importanti della mia vita, lo è stata dal punto di vista lavorativo e lo è stata dal punto di vista umano, io trovo che ogni esperienza che una persona fa, soprattutto all’estero quando siamo lontani dalla nostra famiglia e quando l’unica persona sulla quale possiamo contare siamo noi stessi, diventa un viaggio introspettivo.

Spesso si sminuisce il viaggiare riducendo il tutto dal punto di vista pratico: documenti, biglietti aerei, lasciare la nostra casa, le comodità, i nostri cari… ma c’è dietro un senso molto più profondo, io le mie esperienze all’estero le ho sempre considerate una ricerca della felicità, viaggiare è un’esperienze bellissima che ti arricchisce incredibilmente e ti fa riflettere su tanti aspetti delle tua vita; ogni volta la sensazione è la solita, è come partire con una valigia vuota e tornare con la valigia piena , non ritorni mai come sei partita, l’obiettivo è ricordare ciò che hai lasciato e ciò che di nuovo stai portando!

Oggi voglio salutarvi con una citazione di Edgar Allan Poe: ” Viaggiare è come sognare, la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato”.

Jade

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